Rumore = potere

Inauguriamo la consuetudine di inserire riflessioni sul tema del paesaggio sonoro, e sui suoni in genere.
Cercheremo di scrivere in modo sintetico, scovando, dove sia possibile, agganci e riferimenti ad altre discipline.
Cercheremo anche di scrivere in modo da offrire una lettura il più possibile piacevole.
Ogni commento sarà accettato come un contributo prezioso.

Francesco Michi
Mechi Cena

1.

Uno dei semi-segni dell’I Ching, prima ancora che un libro, arcaico metodo divinatorio cinese, è “Il tuono”. La sua grafia è composta da due linee spezzate sopra ed una intera sotto.
Nella combinazione dei segni, che sono di sei linee, ritorna molte volte.
Nel segno numero 34, ad esempio: “ La potenza del grande”.
Il commento abbinato al segno dice: “Il tuono sta su nel cielo: l’immagine della potenza del grande”.
Nel segno numero 51, il tuono appare due volte sovrapposto.
La spiegazione che l’oracolo fornisce è: “appare una linea yang sotto due yin, e si spinge prepotentemente prepotentemente verso l’alto. Serve da immagine il tuono che erompe dalla terra e col suo scuotimento cagiona terrore e tremore”.
Nella commento si legge: “Lo scuotimento che sale dalla terra per la comparsa di Dio fa che l’uomo si spaventi”. E più avanti:“il tuono romba talmente da spargere terrore per cento miglia”.
Nel antico testo cinese l’analogia tra tuono, che è - essenzialmente ruomore, suono -, potenza, e Dio, sembra essere talmente condivisa da essere data per scontata. Tant’è che essa viene usata per decifrare il significato esoterico della divinazione.
Il legame simbolico tra suoni potenti, Dio, e potere è una costante della storia umana, che si ritrova pressapoco in tutte le religioni. L’organo a canne e la campana sono tra gli strumenti più rumorosi dell’epoca.
Più recentemente le macchine della rivoluzione industriale hanno sostituito nell’immaginario collettivo uno dei termini dell’analogia. Il potere del suono più forte viene consegnato all’industria, ai treni a vapore, e ancora più avanti a tutto l’armamentario militare.
Il rumore di un missile intercontinentale è il suono più potente mai registrato, anche se immagino, ma non lo posso provare perché, evidentemente, misurazioni ravvicinate non si possono fare, che lo scoppio di una bomba nucleare produca un rumore di gran lunga più potente.
Già a questo punto il potere del suono è traslato dalla natura agli uomini, ai più potenti tra gli uomini, che, sebbene non controllino la natura, come gli dei fanno, almeno ne sfruttano le leggi e le risorse per mezzo della tecnica.
Il suono potente è dunque appannaggio degli uomini potenti, non più della natura, una sorta di olimpo terreno e diciamocelo francamente, molto più gretto.
Ma se riflettiamo bene e prendiamo in parola il “tuono che che si fa udire e spaventa per cento miglia”, scopriamo che ci sono suoni molto più labili, leggeri, che si possono udire – identici, o quasi, in uno spazio ancora più vasto.

I suoni della TV, della pubblicità, dei telegiornali, dello sport drogato, ripetendosi, coprono uno spazio simbolico e concreto come nessun tuono, vulcano, treno, campana o missile potrebbe fare.
La voce di Dio raggiunge tutti se necessario per governare i destini del creato, è in ogni dove.
La voce della TV anche.
Ma con una ulteriore traslazione simbolica. Se in un remoto passato era Dio a decidere di parlarci, ora siamo noi che lo azioniamo schiacciando un bottone.

Mechi Cena

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